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Alpinismo Vie Normali

Alpinismo Vie Normali alle Grandi Cime delle Dolomiti e Alpi

Per tutto il periodo primaverile, estivo ed autunnale proponiamo delle salite alle Grandi Cime delle Dolomiti e Alpi.

Unire il piacere del gesto con il salire…in alto. Scoprire il cuore delle pareti Dolomitiche, raggiungere cime, muoversi in un ambiente naturale affascinante
appesi a molti metri da terra… è il naturale passaggio dall’arrampicata sportiva all’arrampicata su vie a più tiri e in montagna o vie normali.
Ripercorreremo in prima persona le grandi vie normali classiche Dolomitiche, lungo quei percorsi che hanno fatto la storia dell'Alpinismo.

 

Dolomiti Via Normale al Monte Pelmo

Dolomiti Via Normale al Monte Pelmo m. 3168

La salita al Pelmo per la via normale, conosciuta anche come Cengia di Ball, è uno degli itinerari più classici delle Dolomiti.
Il “Caregon del Padreterno”, così come anche viene chiamata questa imponente montagna per via della sua forma caratteristica, fu infatti la prima grande cima dolomitica ad essere stata salita con finalità alpinistiche dall'Inglese John Ball nel 1856 accompagnato da un cacciatore locale.
Al tempo, c'è da dire, i cacciatori del luogo più arditi conoscevano almeno quattro vie per salire al “Vàn”, il caratteristico impluvio centrale, rifugio estremo ed ultimo dei camosci che cacciavano.
Tra queste vie sicuramente la normale che oggigiorno non è più appannaggio di pochi, ma di tutti quanti hanno un minimo di allenamento necessario, oltre ad un pizzico di abitudine all'esposizione, come sul famoso “Passo del Gatto”, o sulla cresta finale.
La salita parte passando per Zoppè di Cadore, magnifico borgo alpino, ed alle sue ultime case da dove parte la strada sterrata che, per ampie radure ed inaspettate visioni verso la nostra cima, porta al fangoso passo di Ru Torto ed al vicino Rifugio Venezia, posto in bucolica posizione, dove si pernotta.
Una sveglia all'alba ci porta brevemente all'attacco.
Si sale per gradoni fino ad imboccare la caratteristica cengia che si segue lungamente verso sinistra.
Alcune volte larga, altre volte semplice cornice, ma protetta da chiodi o spuntoni.
Alla fine il passaggio più celebre: un aggetto della parete obbliga a procedere carponi in grande esposizione, ed ecco che voilà, anche il “Passo del Gatto” è alle nostre spalle. Ora siamo sull'enorme Van, che si sale lungamente lungo ghiaie e roccette.
Un tratto più ripido porta al Van superiore, dove era presente fino a qualche anno fa un ghiacciaio, e dove ora, al suo posto compaiono enormi quanto sinistre voragini a pozzo. Una diagonale a sinistra porta nei pressi della cresta ovest, con viste vertiginose verso il Pelmetto.
Ma oramai la cima con la sua croce è vicina.
Cosa dire del panorama della vetta più centrale di tutte le Dolomiti?
Vi lascio la curiosità per quando salirete quassù in prima persona..

Difficoltà: II° grado.
Periodo: giugno - ottobre
Consigliamo di pernottare al Rifugio Venezia.
Costo: contattaci.
Dislivello: m. 1221 dal Rifugio Venezia. 
Punto di appoggio: Rifugio Venezia mt 1947.
Tempi dal-al Rifugio Venezia: dalle 6.00h alle 7.00h.
Date proposte: contattaci !!
E' possibile prenotare la salita nel periodo o data a voi più consono/a.
Materiale consigliato: Scarponi, imbracatura, casco, oltre a vestiario consono per l’uscita. Nel caso non si possedesse imbracatura e casco, richiederli nell’atto di iscrizione.

Contattaci :-) 

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Via Ferrata Cresta Ovest Marmolada Punta Penia

Via Ferrata Cresta Ovest Marmolada Punta Penia

Salire la vetta più alta delle Dolomiti  per la ferrata della cresta Ovest e scendere lungo la via normale
è sicuramente l'itinerario più bello che si possa affrontare sulla Regina delle Dolomiti.


Programma:
due le alternative per affrontare questa salita:
- 1° salire il giorno prima al Rifugio Capanna Punta Penia m 3343, così facendo avrete modo di godere di un tramonto ed un alba unica sulle Dolomiti.
- 2° in giornata dal passo Fedaia m 2057 salendo per la via normale oppure per la ferrata della Cresta Ovest.

Dal Passo Fedaia si sale fino all'ex rifugio Pian dei Fiacconi dove in leggera discesa e poi salendo per sentiero e ghiaie si giunge alla Vedretta del Vernel dove su neve o ghiaccio a seconda delle condizioni si perviene all'inizio della ferrata. La prima tratta fino a forcella Marmolada è semplice, poi si sale lungo la cresta nord-ovest caratterizzata da lunghe placconate attrezzate con corde e scale metalliche fino a giungere sul filo dello spigolo dove si può ammirare una parte della spettacolare e 
vertiginosa parete sud. Giunti alla fine della ferrata si perviene per rocce o neve a seconda delle condizioni alla Capanna Punta Penia e alla croce di vetta m.3343
Da qui la vista spazia su tutte le Dolomiti :-D

La discesa avviene lungo la via normale che scende da prima sullo spallone nevoso della cosiddetta "Schiena del Mulo", poi per canalino roccioso attrezzato al ghiacciaio sottostante. Messi di nuovo i ramponi si scende l'ultimo tratto di ghiacciaio ed infine per rocce si rientra al rifugio Pian dei Fiacconi.

Si richiede una buona preparazione fisica, inoltre la via ferrata è consigliata a chi ha già esperienza di vie ferrate.
Dislivello: 1286 m  di cui 450 m. di via ferrata.
Materiale necessario: corda, picozza, ramponi (fornito dalle guide alpine e compreso nel prezzo)

E' possibile richiedere anche la via normale senza fare la ferrata in salita. 

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Via Normale al Cimon della Pala Dolomiti Pale di San Martino

Via Normale al Cimon della Pala 3185 m. Pale di San Martino di Castrozza

Il Cimon della Pala maestosa cima che sovrasta il Passo Rolle dal quale la sua forma ricorda il Cervino. La sua prima via di salita non è mai stata praticata molto per la sua pericolosità causate dalle scariche di sassi e ghiaccio che il versante settentrionale favorisce vista la pessima qualità della roccia. La via più comune è quella che fu salita nel 1889 lungo la Spalla Sud-Est del Cimon. La salita mai banale e molto aerea la rende tra le più belle del gruppo delle Pale di San Martino.

Difficoltà: dal II° al III°.
Periodo: giugno - settembre
Costo: a partire da € 245 2 persone, € 380 una persona.
Dislivello: dal rifugio rosetta m 750 circa, 1200m dal Col Verde salendo per la ferrata Bolver Lugli.
Punto di appoggio: Rifugio Pedrotti alla Rosetta raggiungibile in funivia da San Martino di Castrozza. 
Tempi dal-al parcheggio: dalle 7.00h alle 8.00h.
Date proposte: contattaci !!
E' possibile prenotare la salita nel periodo o data a voi più consono/a.
Materiale consigliato: Scarponi, imbracatura, casco, oltre a vestiario consono per l’uscita. Nel caso non si possedesse imbracatura e casco, richiederli nell’atto di iscrizione.

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Via Normale al Sass de Mura Dolomiti

Dolomiti Bellunesi Via Normale al Sass de Mura 2550mt + attraversata alla Cima Ovest o
Via della Croce + attraversata a Cima Ovest 

Il Sass de Mura (2550 mt) è la vetta più elevata delle selvagge Alpi Feltrine.
Isolato su tutti i versanti, presenta due sommità: la Cima Ovest (2522mt) e la Cima Nord Est (2550mt).
Per salire alla vetta maggiore esistono due itinerari principali:
Il primo (Itinerario A) percorre la normale alla Cima Ovest per poi effettuare la traversata lungo la sottile cresta che la separa dalla Cima Principale. Ritorno per lo stesso itinerario.
Il secondo (Itinerario B) invece percorre le “Banche” ovest e Sud fino alla caratteristica “Finestra”, grandioso arco naturale.
Da qui percorre la Via “della Croce” che conduce direttamente in vetta. Il ritorno si effettua tramite l’attraversamento in cresta che conduce alla Cima Ovest. Si effettuerà così, in questo secondo caso, un meraviglioso giro ad anello che consentirà di apprezzare al meglio le caratteristiche più salienti di questa splendida montagna. 

Difficoltà: Itinerario A: ascensione su terreno roccioso, sovente esposta, ma di difficoltà contenute (II°grado superiore)
Itinerario B: ascensione alpinistica. Il passaggio più impegnativo (Camino Cesaletti) presenta difficoltà di III°+ con qualche metro di IV° grado. Successivamente le difficoltà restano sull’ordine del II°grado superiore.
Periodo: maggio - ottobre
Consigliamo di pernottare al bucolico Rifugio Boz.
Costo: contattaci!!
Dislivello: dal Rifugio Boz: Itinerario A 905 mt Itinerario B 950 mt
Punto di appoggio: Rifugio “Bruno Boz” mt 1718 (tel. 0439-64448) raggiungibile in un ora e mezza dal Rifugio “Fonteghi” mt 1100 (tel. 0439-67043) in Val Noana (Primiero) percorrendo il sentiero 727, oppure dalla Val Canzoi (Cesiomaggiore- Belluno) percorrendo il sentiero CAI 811 del Passo Alvis od il sentiero CAI 805 del Passo Finestra in due ore e mezza.
Tempi dal-al Rifugio Boz: Itinerario A: dalle 6.00h alle 8.00h Itinerario B: dalle 6.30h alle 8.30h
Date proposte: contattaci !!
E' possibile prenotare la salita nel periodo o data a voi più consono/a.
Materiale consigliato: Scarponi, imbracatura, casco, oltre a vestiario consono per l’uscita. Nel caso non si possedesse imbracatura e casco, richiederli nell’atto di iscrizione.


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Via normale alla Cima Antelao m 3264

Salita per la via normale della Cima Antelao m 3264

Il monte Antelao fa parte di quelle cime dolomitiche che vanno salite assolutamnete almeno una volta.
La sua via normale mai banale e alpinistica sale lungo il versante nord con tratti di arrampicata di I° e II°.
Dalla cima la vista spazia a 360° su tutte le dolomiti e il vicino Monte Pelmo.
Programma:
ritrovo a san Vito di Cadore m 1150 dove per sentiero saliamo al rifugio Scotter m 1580 e poi al riugio Galassi m 2018 dove pernotteremo.
Il giorno seguente salita alla Cima del Monte Altelao m 3264 e rientro a San Vito di Cadore.
Periodo: giugno-settembre
Date: da concordare con il/i partecipante/i.
Difficoltà: PD I° II° grado.
Dislivello: 1° giorno 870 m salita, 2° giorno 1246 m salita, 2114 m discesa.
Materiale: ramponi, picozza, casco, imbraco se non in possesso vi verrano prestati dalla guida presente.Contattaci!
Costo: contattaci!

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Via Normale alla Cima Grande di Lavaredo Dolomiti

Dolomiti Via Normale alla Cima Grande di Lavaredo 2999 m.

Le Tre cime di Lavaredo sono certamente le montagne più iconiche e rappresentative delle Dolomiti.
Inutile descriverle e descriverne le caratteristiche, tanto sono conosciute anche dai non frequentatori della montagna.
Come non desiderare quindi di calcarne la sommità della vetta più alta, la magnifica e perfetta Cima Grande? La sua via normale presenta un percorso lungo e laborioso, da non sottovalutare, che richiede una partenza all'alba per evitare le numerose cordate sempre presenti lungo questo ambito itinerario.

Difficoltà: dal II° al III° con un tratto di IV°.
Periodo: giugno - settembre
Costo: a partire da € 245 2 persone, € 380 una persona.
Dislivello: 550 mt la via, 670 mt dal parcheggio.
Punto di appoggio: Rifugio “Auronzo” 2330 mt, raggiungibile in auto da Misurina (previo pagamento ticket costoso)
Tempi dal-al parcheggio: dalle 7.00h alle 8.00h.
Date proposte: contattaci !!
E' possibile prenotare la salita nel periodo o data a voi più consono/a.
Materiale consigliato: Scarponi, imbracatura, casco, oltre a vestiario consono per l’uscita. Nel caso non si possedesse imbracatura e casco, richiederli nell’atto di iscrizione.

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